Byron e la morte di Shelley

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L'amicizia di Percy Bysshe Shelley (https://poesieshelley.blogspot.it/) che, mai incontrato in Inghilterra, gli divenne carissimo durante l'esilio, fu per Byron estremamente preziosa. S'intesero subito, fin dal loro primo incontro sul lago di Ginevra e continuarono poi a frequentarsi anche in Italia. Shelley usciva, come Byron, da un'ottima famiglia: il suo aristocratico e rigido padre, allarmato dalle sue pose ribelli, aveva persino pensato di farlo rinchiudere in manicomio. Shelley arrivava più in là di Byron: nei confronti della società il suo atteggiamento era di contestazione totale. Predicava l'ateismo, il libero amore, la necessità di riforme radicali. Mentre Byron si era trovato molto bene nel suo collegio aristocratico di Harrow, Shelley era fuggito dalla scuola gemella, Eton. Anche nel vestire, mentre Byron rimaneva dandy, l'amico poeta ostentava un superbo disprezzo per la moda e le convenienze: abiti troppo stretti o che gli cascavano addosso, capelli in disordine, lunghi fin sulle spalle.



Quanto alla condotta privata, potevano definirsi entrambi peccatori, poiché se Byron aveva compromesso la sorella e costretto la moglie a lasciarlo, Shelley a sua volta aveva abbandonato la moglie ed era in giro per il mondo con Mary, la figlia del filosofo Goodwin, una ragazza d'ottima e severa educazione, da lui sedotta.


Fecero dunque causa comune, dividendo insieme i piaceri e le distrazioni dell'esilio. Durante una gita sul lago di Ginevra li sorprese un temporale e poco mancò che la barca finisse a picco. Byron, ottimo nuotatore, stava già infilandosi la giacca per buttarsi in acqua e riguadagnare la riva; l'amico, invece, che non sapeva nuotare, dichiarò che si sarebbe lasciato andare a fondo. Invano Byron ribatteva che l'avrebbe portato con sé. Shelley scuotendo il capo, ripeteva che l'acqua aveva una sorta di morbosa attrazione per lui e che l'idea di finire nel lago non era priva di fascino. Per fortuna, mentre discutevano, la burrasca si andava calmando e ripresero il controllo della barca.
Ma Byron dovette ricordarsi di questo episodio sette anni più tardi, quando gli annunciarono che Shelley era stato travolto da una tempesta nel golfo di Lerici (*) con il suo battello Ariel e si disperava di trovarlo vivo. Qualche giorno più tardi, infatti, il mare ne restituì il cadavere, sulla spiaggia di Viareggio. Fu cremato, secondo il suo desiderio, e Byron andò ad assistere al rito. In seguito, egli doveva varie volte descrivere il rogo di Shelley, abbellendolo via via nei particolari; ma al momento ne rimase inorridito, specie quando l'osso frontale si spaccò al calore delle fiamme, ed apparve il cervello che "letteralmente schiumava, gorgogliava, e bolliva come in una caldaia".





 (*) Nota di Lunaria: lo stesso Shelley aveva scritto una poesia dedicata al golfo di Lerici

  
"Versi scritti nel golfo di Lerici"

Lei mi lasciò nel tempo silenzioso
in cui la luna ha cessato d'ascendere
l'azzurro sentiero che sale
lungo i pendii del Cielo,
e come un albatro in sonno, sospesa
in equilibrio sull'ali di luce,
si librava alla notte di porpora
prima di giungere al nido oceanico
nelle sue stanze a occidente.
Lei mi lasciò ed io rimasi solo
pensando a tutte le armonie che il cuore
preso da incanto udiva, anche se erano
al mio orecchio silenti,
simili a note che muoiono nascendo
e tuttavia come spettri frequentano
gli echi della collina; e ancora
sentivo - oh, anche troppo! - la morbida
vibrazione del tocco di lei, come se in quel momento
la sua mano gentile tremasse leggermente
sulla mia fronte; e così,
sebbene fosse assente, la memoria
mi donava di lei tutto quanto
la stessa Fantasia non osa reclamare: -
la sua presenza aveva reso debole, aveva
domato ogni passione, ed io restavo solo
in un tempo che era solo nostro;
il passato e il futuro
erano ormai dimenticati, come
non fossero mai stati o dovessero essere.
Ma subito, appena il mio angelo
custode scompariva, ritornava il démone
a riprendersi il trono nel mio cuore fragile.
Io non oso ridire i miei pensieri,
ma così debole ero, e talmente turbato,
che mi sedetti ed osservai le navi
scivolare sul mare luminoso e vasto
come carrozze alate dello spirito
inviate a percorrere un elemento ancora più sereno
per compiere lontano qualche strano officio;
come se veleggiassero a una stella
elisia alla ricerca di qualche filtro magico
per curare un dolore amaro e dolce
simile a quello che io stesso soffro.
Ed il vento che alava il loro volo
giungeva dalla terra fresco e lieve,
e il profumo dei petali alati e la freschezza
dell'ora in cui discende la rugiada
e la dolce calura del giorno
s'effondevano al golfo scintillante.
E il pescatore con lanterna e fiocina
strisciava fra le rocce umide e basse
e trafiggeva i pesci che venivano
a adorare la fiamma ingannatrice.
Troppi felici gli uomini
il cui piacere già appagato estingue
ogni senso e ogni pensiero del rimpianto
che il piacere ci lascia, distruggendo
solamente la vita, non la pace!

"Lines written in the Bay of Lerici"

She left me at the silent time
when the moon had ceased to climb
the azure path of Heaven's steep,
and like an albatross asleep,
balanced on her wings of light,
hovered in the purple night,
ere she sought her ocean nest
in the chambers of the West.
She left me, and I stayed alone
thinking over every tone
which, though silent to the ear,
the enchanted heart could hear,
like notes which die when born, but still
haunt the echoes of the hill;
and feeling ever - oh, too much! -
the soft vibration of her touch,
as if her gentle hand, even now,
lightly trembled on my brow;
and thus, although she absent were,
memory gave me all of her
that even Fancy dares to claim: -
her presence had make weak and tame
all passions, and I lived alone
in the time which is our own;
the past and future were forgot,
as they had been, and would be, not.
But soon, the guardian angel gone,
the daemon reassumed his throne
in my faint heart. I dare not speak
my thoughts, but thus disturbed and weak
I sat and saw the vessels glide
over the ocean bright and wide,
like spirit-wingèd chariots sent
o'er some serenest element
for ministrations strange and far;
as if to some Elysian star
sailed for drink to medicine
such sweet and bitter pain as mine.
And the wind that winged their flight
from the land came fresh and light,
and the scent of wingèd flowers,
and the coolness of the hours
of dew, and sweet warmth left by day,
were scattered o'er the twinkling bay.
And the fisher with his lamp
and spear about the low rocks damp
crept, and struck the fish which came
to worship the delusive flame.
Too happy they, whose pleasure sought
extinguishes all sense and thought
of the regret that pleasure leaves,
destroying life alone, not peace!



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