Introduzione ad E.T.A. Hoffmann e alla Narrativa Tedesca del Terrore

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Se l'Inghilterra è la patria del romanzo gotico e nero, la Germania è la patria della letteratura fantastica del terrore, tanto che Edgar Allan Poe rispondendo ai critici che lo accusavano di aver imitato gli autori europei, si sentirà in dovere di precisare che il terrore dei suoi racconti "non veniva dalla Germania" ma unicamente dal profondo del suo cuore.

Lo Sturm und Drang, le ballate di Herder (*), Burger ("Lenore"), le opere di Goethe riportando in onore antiche tradizioni tedesche, storie di gnomi, elfi, fantasmi, monache insanguinate, castelli tenebrosi immersi in cupe foreste, sviluppano quasi in concorrenza con il gotico inglese una scuola del terrore tipicamente tedesca, destinata ad influenzare i successivi sviluppi del Nero e anche Poe.

Nota di Lunaria: e questa cosa è rimasta anche ai giorni nostri, infatti la Germania è da sempre la terra del Gothik Treffen e non dimentichiamoci dei tanti gruppi Gothic Rock ed Electrogoth provenienti dalla Germania, come i Blutengel... bhè, certamente, band che portano il gotico all'eccesso risultando anche pacchiane... :P, ma vabbè, siamo sensibili al fascino di Chris, per cui gli perdoniamo i suoi testi decisamente puerili ed elementari se non imbarazzanti e totalmente carenti di vera profondità culturale... roba così pacchiana e involontariamente parodistica del Goth che Goethe o Novalis si rivoltano nella tomba... :P





 Altre band decisamente meno pacchiane dei Blutengel sono i Die Verbannten Kinder Evas (austriaci),
 o i Lacrimosa, che hanno usato esclusivamente il tedesco nella loro musica. Nel Gothic Rock, invece, credo che i più talentuosi siano i Lacrimas Profundere,  anche se molti altri potrebbero citare prima dei Lacrimas Profundere, per importanza storica e di visibilità, gli In My Rosary (band che io ho sempre seguito pochissimo) mentre band come Love Like Blood, Dronning Maud Land, The Merry Thoughts o Crudeness sono sempre stati "di seconda linea" e pallidi imitatori del binomio FOTN/Sisters of Mercy che ripropongono pedissequamente (con qualche clonaggio, già che ci sono, anche dei Mission) e spesso spompatamente (anche se tutto sommato i The Merry Thoughts risultano piacevoli nello scopiazzamento Sisteriano e un po' di verve ce l'hanno...). Un artista che ha invece mostrato personalità e carisma è Sopor Aeternus col suo "marchio di fabbrica" di un sound totalmente decadente, operistico, oscuro, anche se alla lunga, una "full immersion" nei cd di questo artista forse può "frollare le orecchie" data "la ripetitività" del suo celebre "marchio di fabbrica".


Il più grande scrittore tedesco del Fantastico è Ernst Theodor Amadeus Hoffmann (1776-1822), strano personaggio di musicista e scrittore, e non è improbabile che molte delle sue allucinazioni letterarie siano frutto degli eccessi alcoolici cui era soggetto.


Hoffmann fu a sua volta influenzato da Johann P. Richter, autore di "La loggia invisibile" (1793), "Espero" (1795), "Il titano" (1803).
Nell'opera "Gli elisir del Diavolo" (1816) troviamo accatastate anche se in modo caotico, tutte le convinzioni artistiche, letterarie, filosofiche e morali di Hoffmann.

Questa la trama: il "santo" frate Medardo beve un misterioso elisir trovato nel suo convento e viene preso dalla frenesia della carne; mandato a Roma, si innamora della giovane Aurelia; uccide Eufemia e Hermogen, matrigna e fratello di Aurelia, e poi fugge in Italia, dove viene aiutato da Pietro Belcampo. Prima di tornare al convento e di concludere santamente la sua vita, Medardo dovrà passare attraverso le più strane e paurose avventure, come l'incontro col suo sosia, che ha la coscienza carica delle sue stesse colpe.

L'ispirazione gotico-nera evidente in molte scene terrifiche del romanzo ritorna anche nei racconti "Il maggiorasco" e "Il voto" e nella raccolta "Notturni secondo Callot"; tipicamente tedesca e hoffmaniana è invece la fantasia delle "Novelle Musicali", pervase da un sottile umorismo macabro.
Poco apprezzato in Germania, Hoffmann diventa celebre all'estero, con disappunto di Goethe che trova disdicevole per la letteratura tedesca esser rappresentata da "quel malato",
In Francia, Hoffmann influenzerà Balzac ("Pelle di Zigrino" - autore che tratterò prossimamente. Nota di Lunaria) e Poe.



(*) Troviamo elementi sepolcrali anche in due poesie giovanili di Heinrich Heine (tratte dal "Il libro dei canti")

I pallidi morti, ch'io seppi
con magico motto evocare,
nel mondo di tenebra eterna
non vogliono più ritornare.

Il magico motto che appresi
obliai nel terrore; e me, ora,
gli spiriti stessi trascinano
laggiù, nella cupa dimora.

Lasciatemi, demoni oscuri,
e non sospingetemi più!
Ancora molta gioia può esservi
per me, nella luce quassù.

Io tendere debbo pur sempre
qui verso il bellissimo fiore;
che vale l'intera mia vita,
se darle non posso il mio amore?

Ancora una volta abbracciarla
e premerla al cuore infuocato!
La bocca baciandole e il viso,
godere un tormento beato!

Ancora una volta nel labbro
udire un suo tenero accento...
e tosto nel mondo di tenebra
vi posso seguire contento.

Gli spiriti m'hanno compreso
e accennano orribile un "sì"
Diletta ora sono venuto;
diletta, m'ami tu, dì?

Io, della mia donna la casa ho lasciato,
e la mezzanotte è appena suonata.
E dal cimitero, che sto costeggiando,
severe le tombe mi vanno accennando.

E là, della luna nel vivo chiarore,
m'accenna la lapide dell'umile cantore.
E ascolto un bisbiglio: "Io vengo, fratello!"
e un bianco fantasma vien su dall'avello.

E l'umil cantore, già fuori venuto,
sull'alta lapide sta ora seduto;
esperto percuote le corde alla cetra
e canta con voce così sorda e tetra:

Orsù ricordate l'antico motivo,
voi torbide corde, che il petto a me vivo
percosse con tanto furore?
Lo chiamano gli angeli gioire superno,
lo chiamano i diavoli tormento d'inferno,
lo chiamano gli uomini: Amore!

E questa parola è appena suonata,
ed, ecco, ogni tomba s'è già scoperchiata.
Aeree figure ne escono e ondeggiano
intorno al cantore, e in coro salmeggiano:

Folle amore, la tua possa
ci distese nella fossa;
gli occhi un tempo ci chiudesti,
perchè ora ci ridesti?

è un ululo, un gemito confuso, un gridare
e d'ossa un sinistro urtare e scrosciare;
intorno al cantore lo sciame si serra.
Selvagge le corde cantando egli afferra....


Qui trovate anche l'approfondimento su Schiller, Meyrink e sulla Letteratura Tedesca

http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/commento-al-visionario-di-schiller.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/06/il-fantastico-lorrore-e-lesoterismo-in.html
http://deisepolcriecimiteri.blogspot.it/2017/08/introduzione-al-romanticismo-tedesco.html